Janowicz, polacco, classe 1990, 2.03 metri di altezza, si mette
in mostra nel circuito juniores raggiungendo le finali degli US Open nel 2007 e
del Roland Garros nel 2008. Nel 2012 si mette in luce nel circuito maggiore per
la prima volta a Wimbledon dove, superate le qualificazioni, approda al terzo
turno sconfiggendo Simone Bolelli ed Ernst Gulbis prima di cedere al tedesco
Florian Mayer dopo cinque tiratissimi set. Grazie alla finale al Masters 1000
di Bercy chiude l’annata al 26esimo posto della classifica mondiale (n. 1
polacco) con un ruolino di 14 vittorie e 4 sconfitte.
Purtroppo Bercy è stato l’ultimo
appuntamento della stagione 2012 e pertanto bisognerà pazientare alcune
settimane per rivedere Jerzy in campo e capire quali siano le sue reali
potenzialità e prospettive.
Nel frattempo prendiamo spunto
dall’impresa del gigante polacco a Parigi per ricordare l’esplosione di alcuni
dei giocatori che hanno fatto la storia del tennis negli ultimi decenni.
Boris Becker – Professionista dal 1984, Becker si aggiudica il suo
primo torneo l’anno successivo sull’erba londinese del Queen’s. Dopo tre settimane,
all’età di 17 anni e 227 giorni, sconfigge il sudafricano Kevin Curren (6-3,
6-7, 7-6, 6-4,) diventando il primo tedesco a trionfare a Wimbledon,
nonché il più giovane tennista nella
storia a vincere un titolo dello Slam (record infranto nel 1989 al Roland
Garros da Michael Chang). Becker chiuderà la sua strepitosa carriera nel 1999
con un bilancio di 49 titoli di cui 6 tornei dello Slam: 2 Australian Open
(1991 e 1996), 3 Wimbledon (1984, 1985 e 1989) e 1 US Open (1989).
Michael Chang – All’età di soli 15 anni, Michael Chang detiene già
vari record: nel 1987 è il giocatore più giovane di sempre ad aggiudicarsi un
incontro agli US Open e a raggiungere la semifinale di un torneo del circuito
maggiore a Scottsdale. Nel 1988 vince il suo primo titolo a San Francisco. Ma è
nel 1989 che l’americano irrompe nella
storia del grande tennis conquistando, a 17 anni e 110 giorni, il Roland Garros
e abbattendo il record di più giovane
vincitore di un titolo dello Slam detenuto da Boris Becker. Nonostante una
tiratissima finale contro lo svedese Stefan Edberg, l’incontro più memorabile
disputato da Michael è quello che lo vede superare al quarto turno il n. 1 al
mondo Ivan Lendl. Sotto di due set Chang riesce a recuperare un break nella
terza frazione e a vincere il set. A quel punto, colto da crampi, l’americano
comincia ad adottare una serie di astuzie per spezzare il ritmo a Lendl,
alzando diversi pallonetti per rallentare il gioco, tentando di chiudere più
colpi vincenti per accorciare i punti e arrivando a sorprendere l’avversario
con un servizio ‘dal basso’.
La
strategia funziona; Lendl si innervosisce e quando sul 5-3 del quinto set serve
per salvare un match point e Chang, tra il divertimento del pubblico, si piazza
per la risposta abbondantemente dentro il campo, finisce con il commettere un
doppio fallo che regala la vittoria all’americano. Per Chang sarà l’unico Slam
vinto in carriera. Raggiungerà altre tre finali al Roland Garros nel 1995,
all’Australian Open e all’US Open nel 1996, perdendole rispettivamente contro
Thomas Muster, Boris Becker e Pete Sampras. Chiuderà la carriera nel 2003 dopo
aver conquistato 34 tornei e aver sfiorato la vetta della classifica mondiale.
Pete Sampras – Quando si presenta agli US Open del 1990, Sampras,
19 anni, ha già all’attivo 2 titoli ATP
ed è piazzato tra i primi 20 giocatori del ranking mondiale, ma nessuno avrebbe
scommesso un dollaro sulla sua vittoria. E invece ‘Pistol Pete’ stupisce tutti
sconfiggendo Muster agli ottavi, Lendl ai quarti e McEnroe in semifinale per
approdare all’atto conclusivo contro il connazionale André Agassi, a cui non
lascia neppure un set. E’ il primo dei 14 titoli dello Slam (2 Australian
Open, 7 Wimbledon, 5 US Open) che
Sampras conquisterà in carriera. Si ritirerà nel 2002 dopo l’ultimo successo a
Flushing Meadows. Per lui la storia parla di 64 titoli e 6 stagioni chiuse
consecutivamente al vertice della classifica mondiale.
Gustavo Kuerten – A 21 anni, ‘Guga’, n. 66 delle classifica
mondiale approda al Roland Garros. Lo conoscono in pochi e non ha ancora
disputato nemmeno una finale nel circuito maggiore. Kuerten riesce nell’impresa
di eliminare i vincitori delle tre precedenti edizioni (Muster al terzo turno,
Kafelnikov ai quarti e Sergi Bruguera in finale) diventando il primo brasiliano
nella storia ad aggiudicarsi un torneo del Grande Slam. Il titolo di Parigi gli
vale tuttora la terza posizione nella speciale classifica dei giocatori che
hanno vinto uno Slam con il ranking più basso; meglio di lui hanno fatto solo Mark
Edmonson, che ha vinto gli Australian Open nel 1976 partendo dalla 212esima
posizione, e Goran Ivanisevic, vittorioso a Wimbledon nel 2001 da n. 125.
Kuerten conoscerà l’apice della sua carriera all’inizio del nuovo millennio
quando raggiungerà la prima posizione mondiale e riuscirà a trionfare
nuovamente al Roland Garros nel 2000 e nel 2001. Dopo una carriera
caratterizzata da numerose vicissitudini familiari e infortuni fisici sarà
costretto ad appendere definitivamente la racchetta al chiodo nel 2008 con 20
titoli in bacheca.
Lleyton Hewitt – L’australiano, classe 1981, comincia a vincere
presto, anzi prestissimo. Nel 1998, quando deve ancora compiere 17 anni ed è n.
550 del mondo, vince (partendo con una wild card) il suo prima titolo nel
circuito professionistico sui campi della città natale, Adelaide, sconfiggendo
in semifinale niente di meno che il favoritissimo André Agassi. Si tratta del
terzo più giovane vincitore di sempre in un torneo ATP dopo Aaron Krickstein, che vince il torneo di Tel Aviv nel 1983 all’età
di 16 anni e 2 mesi, e Michael Chang, che trionfa a San Francisco nel 1988
all’età di 16 anni e 7 mesi. In compenso Hewitt sale sul gradino più alto del
podio nella classifica dei più giovani n. 1 al mondo; a soli 20 anni, infatti,
riesce a piazzarsi al vertice del ranking mondiale dopo il trionfo agli US Open
del 2001. L’anno successivo si impone anche a Wimbledon sconfiggendo in finale
David Nalbandian. Attualmente ha all’attivo 28 titoli e alla soglia dei 33 anni
è ancora in attività.
Nessun commento:
Posta un commento