venerdì 31 agosto 2012

Quando i tennisti perdono completamente la testa….e vengono squalificati

Ai tennisti capita spesso di perdere la testa, ma è molto più raro che la perdano al punto di essere squalificati. L’ultimo giocatore ad entrare in questa speciale ‘lista nera’ è David Nalbandian. Nel corso della finale del Queens 2012, torneo londinese di preparazione a Wimbledon, l’argentino, dopo aver vinto il primo set contro il croato Marin Cilic, subisce il break dall’avversario sul 3-3 della seconda frazione. Nel tornare a sedersi per il cambio di campo Nalbandian sferra un calcio violento contro il pannello pubblicitario che circonda la postazione di un giudice di linea che si ferisce ad una gamba. Nonostante le scuse immediate del giocatore il giudice di sedia, osservando rigorosamente il regolamento, dispone immediatamente la squalifica per condotta antisportiva.



giovedì 30 agosto 2012

Meteore italiane, Corrado Borroni

E’ Il 14 maggio del 1995. Il sottoscritto viene mandato, come raccattapalle, sul’ex centrale del Foro Italico (ora stadio Pietrangeli) dove sta per disputarsi uno degli incontri validi per l’ultimo turno di qualificazioni al tabellone principale maschile degli Internazionali d’Italia.
All’epoca gli Internazionali si disputavano nell’arco di due settimane, con il torneo femminile che precedeva quello maschile, e quella domenica tutti i riflettori erano puntati sulla finale femminile che avrebbe visto prevalere Conchita Martinez sulla connazionale Arantxa Sanchez.
Un po’ svogliato prendo la mia posizione in fondo al campo nella speranza che quell’incontro duri il più breve tempo possibile per consentirmi un affaccio sul centrale, ma la mia impazienza viene travolta dalla curiosità e simpatia verso il  personaggio che mi appresto a conoscere e a vedere per la prima volta: Corrado Borroni.
22 anni,  capelli lunghi stile Andrè Agassi, orecchino, completino bianco e rosa dell’Australian, n. 411 del ranking ATP, Borroni dà l’impressione di essere più svogliato di me, più interessato agli esiti del big match calcistico tra Lazio e Inter in corso a pochi passi di distanza, che al proprio match, tanto da rivolgersi al pubblico ad ogni boato proveniente dall’Olimpico per informarsi su chi abbia segnato.

Ace di seconda sul match point per l’avversario, è ‘Cavallo pazzo’ Ivanisevic

Wimbledon 1993, secondo turno, campo centrale. Il britannico Chris Bailey, n. 263 del mondo, wild card, scende in campo contro la teste di serie n. 5 del  torneo.  Un match dall’esito apparentemente scontato sulla carta, se non fosse che la testa di serie n. 5 in questione si chiama Goran Ivanisevic.
‘Cavallo pazzo’, come amano definirlo i cronisti, è reduce dalla finale persa nella precedente edizione dallo statunitense Andrè Agassi (ne perderà altre due, nel 1994 e nel 1998, entrambe contro Pete Sampras, prima di aggiudicarsi inaspettatamente il torneo nel 2001, all’età di 30 anni, quando la sua carriera sembra ormai giunta al capolinea, accedendo al tabellone principale grazie ad una wild card).