E’ Il 14 maggio del 1995. Il
sottoscritto viene mandato, come raccattapalle, sul’ex centrale del Foro
Italico (ora stadio Pietrangeli) dove sta per disputarsi uno degli incontri validi
per l’ultimo turno di qualificazioni al tabellone principale maschile degli
Internazionali d’Italia.
All’epoca gli Internazionali si
disputavano nell’arco di due settimane, con il torneo femminile che precedeva
quello maschile, e quella domenica tutti i riflettori erano puntati sulla
finale femminile che avrebbe visto prevalere Conchita Martinez sulla
connazionale Arantxa Sanchez.

22 anni, capelli lunghi stile Andrè Agassi, orecchino, completino
bianco e rosa dell’Australian, n. 411 del ranking ATP, Borroni dà l’impressione
di essere più svogliato di me, più interessato agli esiti del big match
calcistico tra Lazio e Inter in corso a pochi passi di distanza, che al proprio
match, tanto da rivolgersi al pubblico ad ogni boato proveniente dall’Olimpico
per informarsi su chi abbia segnato.
Borroni è già uno dei miei nuovi
idoli! il suo tennis, peraltro, non è niente male. Il rovescio, in modo
particolare, sembra essere il suo colpo migliore.
Non ricordo né contro chi
giocasse né tantomeno con quale punteggio si impose guadagnandosi l’accesso al main
draw del suo primo torneo del circuito maggiore. Ricordo che quando lessi che
al primo turno avrebbe incontrato la testa di serie n. 6, Evgenij Kafelnikov
ebbi il sentore che potesse compiere l’impresa. E l’impresa ci fu.
Dopo aver perso il primo set,
Borroni, trascinato dal pubblico del centrale, riesce a piegare il russo (3-6,
7-5, 6-3). ‘Lucio’, così ribattezzato dai romani per la sua somiglianza con uno
dei personaggi dei film di Carlo Verdone, si concede il bis al secondo turno
sconfiggendo lo spagnolo Roberto Carretero. Ma al terzo turno la favola del
giovane milanese si infrange contro un avversario di ben più elevata caratura,
Stefan Edberg, contro il quale riesce a racimolare appena due games.
Dopo l’apparizione agli
Internazionali del 1995 Borroni prenderà parte ad altri due tornei del circuito
professionistico. A Palermo, nel settembre del 1995 perde al primo turno dal
francese Fabrice Santoro, mentre l’anno successivo riesce nuovamente a
qualificarsi per gli Internazionali di Roma dove la sorte lo vede ancora
opposto, sempre nel match d’esordio, a Kafelnikov. Questa volta il russo, pur
costretto al terzo set, riesce a prendersi la rivincita (4-6, 6-3. 6-4).
Da allora di ‘Lucio’ si perdono
le tracce. Nel 1997 è costretto a interrompere la sua promettente carriera a
causa di un problema di artrosi alle anche, causato dalla sua imponente stazza
fisica. Ma Borroni non ha abbandonato il mondo del tennis. Nel 2000 ha aperto
una propria accademia seguendo, come coach, la carriera di alcune giovani
promesse del tennis italiano.
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