venerdì 14 settembre 2012

2012, Grande slam per i ‘Fabolous 4’

Tennisticamente parlando il 2012 sarà ricordato come l’anno dei ‘Fabolous 4’. Ultimo ad entrare in questo club d’elite del tennis mondiale è il britannico Andy Murray, che si è imposto nel quarto slam della stagione dopo una tiratissima finale contro il serbo Novak Djokovic durata quasi 5 ore di gioco (7-6 7-5 2-6 3-6 6-2 il punteggio). Per il britannico, a detta di molti, il 2012  è stato l’anno della consacrazione. A poche settimane di distanza dalla cocente sconfitta sull’erba di Wimbledon contro Roger Federer,  Murray, infatti, è riuscito prima a prendersi la rivincita contro lo svizzero nella finale delle olimpiadi di Londra 2012 e poi a trionfare sul cemento di Flushing Meadows.  Murray ha così centrato la sua prima vittoria in uno slam, interrompendo un digiuno che per i colori britannici durava dal 1936;  ci è riuscito alla quarta finale disputata in carriera, ironia della sorte proprio come il suo nuovo coach, Ivan Lendl, a cui molti attribuiscono il merito della sua crescita, soprattutto a livello mentale.



Non accadeva da 10 anni che 4 giocatori diversi, e in questo caso i primi 4 giocatori del ranking mondiale, si aggiudicassero le 4 prove annuali del grande slam; era il 2003 quando a trionfare nelle 4 tappe maggiori del circuito furono rispettivamente Andrè Agassi (Australian Open), Juan Carlos Ferrero (Roland Garros), Roger Federer (Wimbledon) e Andy Roddick (US Open). A proposito di Roddick, lo statunitense ha giocato quest’anno a New York il suo ultimo match, dando l’addio al tennis dopo la sconfitta al quarto turno per mano dell’argentino Del Potro. Discorso a parte merita Roger Federer, che di  appendere la racchetta al chiodo non ha la minima intenzione e continua a infrangere record su record. Se nel 2003 conquistava il suo primo Wimbledon, nel 2012 lo svizzero ha consolidato il suo primato nella speciale classifica di vittorie nei tornei dello slam (17), raggiungendo Pete Sampras come numero di sigilli (7) sull’erba londinese. Considerando invece il record del numero di vittorie in uno stesso slam , a Sampras e Federer si aggiunge lo spagnolo Rafael Nadal, capace di conquistare quest’anno il suo settimo Roland Garros.
    
Negli ultimi 10 anni, partendo proprio dal 2003, Federer e Nadal si sono aggiudicati insieme 28 dei 40 tornei disputati. Aggiungendo i cinque titoli del serbo Djokovic si arriva a quota 33. A spartirsi le restanti ‘briciole’, oltre ai già citati Agassi, Ferrero, Roddick e Murray, i due argentini Gaston Gaudio (Roland Garros 2004) e Juan Del Potro (US Open 2009) e il russo Marat Safin (Australian Open 2005).


Altri dati a ulteriore conferma di questo piccolo oligopolio tennistico: Federer, Nadal e Djokovic sono stati tutti in grado di vincere tre prove dello slam nello stesso anno: Federer per ben tre volte (2004, 2006 e 2007), Nadal nel 2010 e Djokovic nel 2011. Prima di loro, per registrare una simile impresa bisogna risalire al 1988 quando lo svedese Mats Wilander fece man bassa lasciando al connazionale Stefan Edberg il titolo di Wimbledon.
  

Federer e Nadal fanno inoltre parte di quella ristretta cerchia di tennisti che sono riusciti ad aggiudicarsi, almeno una volta, tutti e quattro i titoli dello slam. Assieme a loro, nell’era open del tennis, solo lo statunitense Andre Agassi, che, in compagnia di Nadal, è anche l’unico a poter vantare nel proprio palmares il cosiddetto ‘carrer golden slam’, ovvero la vittoria di ciascuno slam oltre che del titolo olimpico. Un obiettivo che, per chiudere il cerchio dei ‘fabolous 4’ nei prossimi anni potrebbe essere alla portata di Andy Murray, sempre che Federer non ci stupisca ancora a Rio nel 2016. 






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