Per
completare la serie di ‘default’ nel tennis non si possono non citare due
episodi di ‘auto default’ sensazionali. Wimbledon
1995, Jeff Tarango affronta il tedesco Alexander Mronz. Sotto di un set, lo statunitense
si trova ad affrontare una palla break sul 2-1 a favore dell’avversario. La
prima di servizio viene chiamata fuori dal giudice di linea: il giudice di
sedia, Bruno Rebeuh effettua un over rule e fa ripetere il servizio. Tarango comincia
a protestare in quanto ritiene che gli debba essere assegnato l’ace e quindi il
punto. Il pubblico rumoreggia e continua a beccarlo anche quando il giocatore sembra
decidersi a prendere atto della decisione dell’arbitro e si appresta a ripetere
la prima di servizio. A quel punto a Tarango scappa un ‘O shut up!’ (statevi
zitti!) rivolto agli spettatori. Rebeuh, senza esitare un attimo, lo ammonisce
per infrazione del codice di comportamento e abuso verbale. Tarango a quel
punto va su tutte le furie; torna a protestare sotto la sedia del giudice
chiedendo l’intervento del supervisor. Rebeuh nicchia ma alla fine lo accontenta;
quando anche il supervisor intima a Tarango di riprendere a giocare, Jeff, nel riguadagnare
il campo, si rivolge a Rebeuh dicendogli testualmente ‘You are the most corrupt
official in the game’ (sei l’ufficiale di gara più corrotto!). Inevitabile la
nuova ammonizione, con conseguente penalty point da parte del giudice di sedia.
Tarango a quel punto non ci sta, ripone le sue racchette e abbandona il campo.
Nella conferenza stampa post partita accuserà Rebeuh di favorire determinati
tennisti in cambio della loro amicizia. Per non farsi mancare nulla il giudice
di sedia francese viene raggiunto e preso a schiaffi dalla moglie del tennista.
Il secondo
episodio non ha nulla a che vedere con litigi, proteste, insulti, e vede
protagonista - che ve lo dico a fare - il croato Goran Ivanisevic, primo ed
unico caso di squalifica per ‘mancanza di attrezzatura appropriata’. Torneo
indoor di Brighton, novembre 2000. Ivanisevic disputa il secondo turno contro
il coreano Hyung-Taik Lee. Sul 5 pari del primo set Goran subisce il break dall’avversario
e spacca la prima racchetta. Perso il
primo set 7-5 il croato sembra riprendersi vincendo il secondo set al tie
break. Sul punteggio di 1 a 1 nel terzo set ‘cavallo pazzo’ non riesce a trasformare
due palle break, ottimo motivo per distruggere un’altra racchetta. Durante il game
successivo, dopo un doppio fallo, Goran pensa bene scaraventare al suolo e
rompere anche la terza racchetta. A quel punto si dirige verso il suo borsone
per tirarne fuori un’altra ma non ne trova più! Il giudice di sedia gli
suggerisce di chiederne una in prestito all’amico Ljubicic, seduto in tribuna,
ma si tratterebbe di una Slazenger e Goran può usare solo Head. Come va a
finire? ‘Lack of appropriate equipment’ e incontro al coreano Lee, tra il mix
di sconcerto, irritazione e divertimento del pubblico presente.
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