Dopo aver perso il primo set al tie-break la Novotna si aggiudica la seconda frazione per 6-4. Nel set decisivo la tennista ceca riesce a dilapidare un vantaggio di 5-0/40-0 sul servizio dell’avversaria perdendo il match per 8-6 dopo essersi fatta annullare ben 9 match point.
Poco meno di due anni prima,
infatti, la tennista ceca accarezza il sogno di aggiudicarsi il primo slam
della carriera; nella finale di Wimbledon 1993 porta la tedesca Steffi Graf al
terzo set. Avanti per 4-1 e 40-30 nella frazione decisiva spreca la palla del
5-1 con un doppio fallo. E’ l’episodio che segna la fine dei suoi sogni di
gloria. La Graf mette a segno il break e conquista i successivi quattro game
per chiudere l’incontro con il punteggio di 7-6, 1-6, 6-4.
Nel corso della
cerimonia di premiazione Jana non riesce a trattenere le lacrime appoggiandosi
alla spalla di Sua Altezza Reale la Duchessa di Kent, la stessa al cui cospetto
tornerà 5 anni più tardi - con un volto decisamente più sorridente - per
ritirare l’ambito trofeo londinese dopo la finale vinta contro la francese
Natalie Tauziat.
In campo maschile Jana Novotna
trova il suo degno corrispettivo in Mario Ancic. L’episodio, risalente al 2010,
è meno noto in quanto si consuma in un torneo minore, il challenger di Ostrava.
Ancic al primo turno affronta il ceco Ivo Minar; nel terzo e decisivo set vola
verso la vittoria portandosi sul 5-0/4-0 ma non riesce a trasformare i match
point a sua disposizione e finisce col dilapidare tutto il vantaggio subendo 7
game consecutivi da parte dell’avversario (4-6, 6-4, 7-5 il punteggio finale a
favore di Minar).
Sarà una delle ultime apparizioni sul circuito del giovane tennista, una delle maggiori promesse tennistiche degli ultimi tempi, costretto al ritiro all’età di soli 26 anni dalla mononucleosi e da continui infortuni. Il croato, appesa la racchetta al chiodo, forte di una laurea conseguita nel 2008 all’Università di Spalato, ha tuttavia trovato grandi soddisfazioni perseguendo la strada della carriera legale.
Sarà una delle ultime apparizioni sul circuito del giovane tennista, una delle maggiori promesse tennistiche degli ultimi tempi, costretto al ritiro all’età di soli 26 anni dalla mononucleosi e da continui infortuni. Il croato, appesa la racchetta al chiodo, forte di una laurea conseguita nel 2008 all’Università di Spalato, ha tuttavia trovato grandi soddisfazioni perseguendo la strada della carriera legale.
Nessun commento:
Posta un commento