Wimbledon 1993, secondo turno,
campo centrale. Il britannico Chris Bailey, n. 263 del mondo, wild card, scende
in campo contro la teste di serie n. 5 del torneo. Un match dall’esito apparentemente scontato
sulla carta, se non fosse che la testa di serie n. 5 in questione si chiama
Goran Ivanisevic.
‘Cavallo pazzo’, come amano
definirlo i cronisti, è reduce dalla finale persa nella precedente edizione
dallo statunitense Andrè Agassi (ne perderà altre due, nel 1994 e nel 1998,
entrambe contro Pete Sampras, prima di aggiudicarsi inaspettatamente il torneo
nel 2001, all’età di 30 anni, quando la sua carriera sembra ormai giunta al
capolinea, accedendo al tabellone principale grazie ad una wild card).
Bailey gioca la partita della
vita. Trascinato dal pubblico di casa e con la complicità dell’incostanza del
croato porta il match al quinto set. Sul
6-5 in suo favore, con Ivanisevic al servizio, il britannico mette a segno uno
straordinario passante di rovescio: è match point. Goran tira in rete la prima
di servizio; sulla seconda la palla colpisce il net, si impenna in verticale e
dopo alcuni interminabili secondi che fanno gelare il sangue ai supporter del
croato, ricade nel rettangolo di battuta, strozzando in gola l’urlo di gioia
degli inglesi. ‘Let’ e seconda da ripetere. E’ a quel punto che la sregolatezza
si trasforma in genio. Pochi istanti e Goran ha preso la sua decisione, quella
che gli varrà dal guru del giornalismo tennistico Bud Collins il seguente
commento: ‘O questo ha un cervello piccolo così, o ha due palle grosse così’. Ivanisevic questa volta mira al centro e con
una bomba delle sue che supera i 170 Km/h piazza la pallina all’incrocio delle
righe.
E’ solo uno dei 39 ace messi a
segno nell’incontro, ma è quello che di fatto chiude la partita. Ne è
consapevole lo stesso Bailey che accoglie con un sorriso amaro il duro verdetto
del destino. Ivanisevic tiene il servizio e sul 7 pari mette a segno il break
decisivo. Finisce dunque 5-7, 7-6 (7-3), 6-7 (3-7), 6-4, 9-7 in 3 ore e 35
minuti. ‘Non
tutti si possono permettere un colpo del genere – dirà Ivanisevic a fine match
– perché
se lo sbagli sei fuori. Sono stato fortunato: mi vedevo già all’aeroporto a
imbarcare il mio bagaglio, poi mi sono detto che era troppo presto per pensare
a una cosa del genere e mi sono concentrato per fargli il break. E l’ho fatto,
tutto qui”.
Ma la permanenza di Ace Man all’All England Lawn
Tennis and Croquet Club sarà comunque breve. Le valigie Goran sarà costretto a
imbarcarle appena due giorni dopo sconfitto, ancora al quinto set, dall’americano
Todd Martin.
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