Ai tennisti
capita spesso di perdere la testa, ma è molto più raro che la perdano al punto
di essere squalificati. L’ultimo giocatore ad entrare in questa speciale ‘lista
nera’ è David Nalbandian. Nel corso della finale del Queens 2012, torneo
londinese di preparazione a Wimbledon, l’argentino, dopo aver vinto il primo
set contro il croato Marin Cilic, subisce il break dall’avversario sul 3-3
della seconda frazione. Nel tornare a sedersi per il cambio di campo Nalbandian
sferra un calcio violento contro il pannello pubblicitario che circonda la
postazione di un giudice di linea che si ferisce ad una gamba. Nonostante le
scuse immediate del giocatore il giudice di sedia, osservando rigorosamente il
regolamento, dispone immediatamente la squalifica per condotta antisportiva.
venerdì 31 agosto 2012
giovedì 30 agosto 2012
Meteore italiane, Corrado Borroni
E’ Il 14 maggio del 1995. Il
sottoscritto viene mandato, come raccattapalle, sul’ex centrale del Foro
Italico (ora stadio Pietrangeli) dove sta per disputarsi uno degli incontri validi
per l’ultimo turno di qualificazioni al tabellone principale maschile degli
Internazionali d’Italia.
All’epoca gli Internazionali si
disputavano nell’arco di due settimane, con il torneo femminile che precedeva
quello maschile, e quella domenica tutti i riflettori erano puntati sulla
finale femminile che avrebbe visto prevalere Conchita Martinez sulla
connazionale Arantxa Sanchez.

22 anni, capelli lunghi stile Andrè Agassi, orecchino, completino
bianco e rosa dell’Australian, n. 411 del ranking ATP, Borroni dà l’impressione
di essere più svogliato di me, più interessato agli esiti del big match
calcistico tra Lazio e Inter in corso a pochi passi di distanza, che al proprio
match, tanto da rivolgersi al pubblico ad ogni boato proveniente dall’Olimpico
per informarsi su chi abbia segnato.
Ace di seconda sul match point per l’avversario, è ‘Cavallo pazzo’ Ivanisevic
Wimbledon 1993, secondo turno,
campo centrale. Il britannico Chris Bailey, n. 263 del mondo, wild card, scende
in campo contro la teste di serie n. 5 del torneo. Un match dall’esito apparentemente scontato
sulla carta, se non fosse che la testa di serie n. 5 in questione si chiama
Goran Ivanisevic.
‘Cavallo pazzo’, come amano
definirlo i cronisti, è reduce dalla finale persa nella precedente edizione
dallo statunitense Andrè Agassi (ne perderà altre due, nel 1994 e nel 1998,
entrambe contro Pete Sampras, prima di aggiudicarsi inaspettatamente il torneo
nel 2001, all’età di 30 anni, quando la sua carriera sembra ormai giunta al
capolinea, accedendo al tabellone principale grazie ad una wild card).
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